Münster, 8 febbraio 1534

Piú d'una fuor dell'Ordine rimase
e nella sua follia dal chiostro evase;
molte in preda a carnal concupiscenza,
si diedero a sfrenata delinquenza.

Redeker si concentra rigirando la moneta tra le mani. Guarda un attimo il muro poi socchiude gli occhi, lancia e vince la sua quinta birra con aggiunta d'acquavite.
- È l'ultima, - ci assicura subito, mentre torniamo verso il nostro tavolo.
C'è calca attorno alle due arene sorte tra i tavoli della taverna di Mercurio. Sono le disfide del Carnevale di questa sera: da una parte si balla al suono del liuto e vince un barile di birra l'ultimo che abbandona le danze; dall'altra ci si gioca una pinta di birra e acquavite a chi lancia una moneta il piú vicino possibile al muro, senza toccare però il muro stesso. Redeker è il campione indiscusso.
Knipperdolling ha un credito con l'oste e gli dà fondo. Quattro boccali vuoti sono già allineati di fronte al suo naso spugnoso. Si alza un po' ondeggiante in piedi sulla sedia, cerca di richiamare l'attenzione della sala e attacca a improvvisare sulla musica del liuto una canzone sui fatti che tutti stanno commentando:

Fu uno spirito impuro, un sozzo mostro
quel che le spinse fuor del dolce chiostro.
Fuggite insane dalle sacre mura
ebbero asilo in mezzo a gente impura.

Due tavoli piú in là qualcuno si allaccia immediatamente alle rime del capo delle gilde e prosegue la descrizione delle fuggitive di Überwasser. Non fa in tempo a finire che un altro ha già accolto l'invito e celebra le gesta di Rothmann sotto le mura del convento. Funziona cosí: chi ha cominciato la canzone, in questo caso il nostro Knipperdolling, paga da bere a chi la conclude. È una gara a chi lascia tutta la taverna senza strofe da aggiungere.
- Il massimo è stato quando ha rammentato alle monache la loro funzione di procreatrici. Non so come facesse a star serio, - ricorda Kibbenbrock scuotendo la testa incredulo.
- Be', aveva ragione, no? - ribatte un altro. - Che c'è da ridere? Lo dice anche la Bibbia che bisogna moltiplicarsi.
- Sí, giusto, a me piuttosto ha fatto ghignare la badessa affacciata alla finestra che cercava di richiamare le consorelle all'amore per il loro unico sposo!
- Quella vecchia bagascia della von Merfeld! Troia e pure spia del vescovo! Tanti saluti alle belle novizie.
Arriva un giro di birra offerto da Redeker con i proventi del bottino racimolato a Wolbeck. Il piccolo bandito balla su un tavolo al ritmo degli osanna in suo onore. È ubriaco. Si cala le brache dondolando i fianchi e ripete a gran voce l'invito fatto alle monache dai sostenitori di Rothmann qualche ora fa: - Forza sorelle, consolate questi poveracci!
Un vecchio con due grandi baffi abbraccia me e Knipperdolling da dietro: - Il prossimo giro lo offro io, ragazzi, - esclama contento. - È da quando ho capito di avere il pisello che per Carnevale vado con gli amici sotto le finestre dei conventi a far proposte alle monache ma, per dio, non m'era mai capitato di vederle scappar fuori cosí. Merito vostro, lo ammetto, siete stati grandi!
Alziamo i boccali per brindare al complimento. L'unico che lascia sul tavolo il suo è Jan di Leida. Stranamente non ha ancora detto una parola. Se ne sta fermo al suo posto, con aria disinteressata. Se lo conosco bene è seccato perché sotto la torre di Überwasser a fare casino non c'è venuto. Ha cercato di ottenere un risultato simile con le puttane di un bordello, invitandole a offrire una scopata gratis a tutti quelli che si fossero fatti ribattezzare da Rothmann, però ha raccolto soltanto insulti.
Alza gli occhi e vede che lo sto fissando. Attacca a grattarsi una spalla con fare infastidito, come per darsi contegno, ma non cosí. Sfrutta un momento di silenzio e si inserisce: - Ehi, gente, questo è facile, guardate: Chi sono, eh? Chi sono? - Si gratta sempre piú forte usando un cucchiaio sporco di zuppa. Knipperdolling si irrigidisce sulla sedia. Qualcuno guarda da un'altra parte per evitare la domanda diretta. Sento il dovere di salvarli: - Sei Giobbe che si gratta la rogna, Jan, è chiaro -. Poi, rivolto agli altri: - Come avete fatto a non capirlo? L'ha fatto benissimo, no?
Un coro: - Vero, vero, bravo Jan!
L'attore si schernisce. - Sí, vabbe', era facile questa. Invece state attenti adesso -. Dalla sedia scivola sotto il tavolo con un movimento felino, soffiando tra i denti con forza: - Chi sono? Chi sono?
Knipperdolling si alza senza fare rumore, mormorando che ha bisogno di pisciare.
Dal basso la voce insiste: - Non andate via, ignoranti! Vi darò una mano: «Ma tu hai fatto risalire dalla fossa la mia vita, Signore mio Dio, quando in me sentivo venir meno la vita ho ricordato il Signore».
- Chi recita a memoria il libro di Giona in osteria? - La voce incredula e un po' divertita è quella di Rothmann, che si è appena accostato al nostro tavolo. Il profeta non fa in tempo a riemergere dal ventre della balena che esplode il boato d'ammirazione per il conquistatore di Überwasser. Una settimana fa ha fatto consegnare alle donne di Münster tutti i gioielli per devolverli al fondo per i poveri, oggi ha convinto uno stuolo di monache ad abbracciare la fede rinnovata.
- Un tempo per piacere alle donne ci voleva il danaro, - è il commento di un tessitore, - adesso occorre interessarsi alle Scritture. Che gli fai alle nostre signore, Bernhard?
- Sulle vostre signore non apro bocca, ma alle novizie di Überwasser è bastato dire che se non fossero uscite Dio gli avrebbe fatto crollare in testa la torre campanaria -. Una bordata di risate. - E comunque, gente, là dentro di vocazione ce n'è poca: sono quei grassi bottegai dei loro padri che convincono le novizie a rinunciare al mondo pur di non dover scucire la dote.
Un bicchiere di liquore offerto dall'oste in persona «al piú affascinante di tutti i münsteriti» plana sul tavolo, Rothmann sorseggia lentamente. Uno sguardo a Bockelson: - Che aria abbattuta che ha il nostro Jan! Che t'è successo stasera, dov'eri finito?
Il Santo Pappone scatta in piedi: - Cercavo l'ispirazione, mi spiego? Per il grande spettacolo di questa sera. Io rigetto con assoluta fermezza l'idea del peccato originale! Per questo ora mi spoglierò delle vesti e, nudo come padre Adamo, andrò per le strade per invitare gli abitanti della città a riscoprire l'uomo incorrotto che sta dentro di loro -. Comincia a togliersi la casacca, sempre piú eccitato, si avventa sul pancione di Knipperdolling. - Coraggio, amico Berndt, io e te saremo gli attori principali di questa grande commedia dell'Eden!
- Cazzo, Jan, ma sta nevicando!
Knipperdolling lancia occhiate impaurite all'intorno, poi si lascia convincere. Jan gli sta già sfilando la cintura: - Ravvedetevi, cittadini di Münster, spogliatevi del peccato!
Il grido fa sobbalzare gli avventori. Qualcuno comincia a ripeterlo per scherzo e, quasi per sfida, visto il freddo che fa là fuori, una dozzina di persone comincia a spogliarsi. Nel tentativo di capire cosa stia succedendo, Redeker si distrae e spiattella contro il muro la sua moneta, perdendo la prima di almeno quindici partite.
Jan grida a squarciagola. Jan è completamente nudo. Jan esce dal locale. Knipperdolling lo segue in ogni gesto. Dietro di loro, almeno una dozzina di Adami. Una folla si raduna sulla porta della Taverna di Mercurio. Bisogna spingere per assistere alla scena.
Knipperdolling, nonostante il grasso che lo riveste, non regge al freddo e corre come un fiume in piena per riscaldarsi. Jan lo raggiunge. Si piazza alla testa dello strano corteo. La gente scende in strada e si fa il segno della croce non si sa se per devozione o per allontanare una sciagura. Ci sparpagliamo tra i vari capannelli di persone buttandoci a terra in preda a finta agitazione, ma ci scappa da ridere. Rothmann declama le visioni del libro di Ezechiele, Redeker schiuma dalla bocca, io assalgo con la spada dèmoni immaginari.
Molti ci imitano divertiti, pensando a una carnevalata. Altri la prendono fin troppo seriamente. Qualcuno comincia a piangere e si inginocchia per chiedere il battesimo. C'è chi vorrebbe punizioni corporali e chi getta sulla strada i suoi averi. Un vecchio, che è stato tra i primi a denudarsi, cade a terra incapace di muoversi. Kibbenbrock lo copre con la sua pelliccia e lo porta via.
Il sarto Schneider, la cui figlia già una volta è stata rapita dagli angeli, con lo sguardo al cielo, grida: - Guardate: Dio troneggia tra le nubi. Guardate il vessillo di vittoria che schiaccerà gli empi!
Si mette a correre lungo le mura, batte le mani, con le braccia fa il gesto di volare, salta, ma non avendo le ali cade nel fango a mo' di crocifisso.


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